venerdì 18 dicembre 2009

Partito Democratico - Fai vedere che ci tieni... al decoro?


Nel Codice Etico del Partito Democratico, al punto 3.1, sottocomma d, leggiamo (il grassetto è nostro) che le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano, in particolare, a:

"d) svolgere campagne elettorali con correttezza ed un uso ponderato e
contenuto delle risorse, finanziate in modo trasparente e sempre accompagnate
da un rendiconto finale, senza avvalersi per fini personali della pubblicità o
comunicazione istituzionali. Si impegnano, inoltre, ad evitare forme di
propaganda invasiva, nel rispetto dell’ambiente e del decoro urbano.
"

Parole come queste sono una boccata d'aria fresca in questi tempi soffocanti in cui i partiti sembrano aver smarrito il più elementare interesse verso una qualsiasi forma di tutela del decoro pubblico e del rispetto reciproco. E così, ci sentiremmo tentati anche noi di raccogliere l'esortazione che ci è venuta, durante le primarie, dalle migliaia di volantini selvaggi e manifesti abusivi del partito democratico, e far vedere che al decoro del quartiere "ci teniamo", ... noi!

venerdì 27 novembre 2009

Colpa nostra (e ne siamo orgogliosi)

Colpa nostra, e ne siamo orgogliosi ... la frase con cui esordisce l'ennesima locandina, delle decina di migliaia che hanno ormai reso Roma un unico, enorme e volgare mercato a cielo aperto.

I pali di Roma, tutti i pali di Roma, sono a disposizione di chiunque abbia bisogno di pubblicizzare un concerto, affittare (in nero) una stanza, proporre un corso di teatro, venderci un contratto per una linea ADSL.

E la nostra reazione? Spesso, troppo spesso, ci fermiamo, annotiamo il numero ed acquistiamo il biglietto del concerto, contattiamo il proprietario di casa, frequentiamo il corso di teatro, sottoscriviamo il contratto. A volte qualcuno di noi strappa la locandina, indispettito da questo sfregio, e sotto lo sguardo accusatorio di chi ci incrocia e ci scambia per vandali. Ma la reazione dominante è l'indifferenza, indifferenza ed assuefazione.


Benvenuti nella città dei pali parlanti: colpa nostra, e ne siamo orgogliosi...